STAIRWAY TO ELYSIUM – XENOBLADE CHRONICLES 2


Nintendo, sin dall’annuncio di Switch, ha subito rincuorato i suoi fan con una serie di annunci che garantivano esclusive a cadenza quasi mensile. Dopo lo splendido esordio con The Legend of Zelda: Breath of the Wild, le varie esclusive party e l’ottima sorpresa Mario Rabbids, il mese scorso siamo stati devastati dal ritorno dell’ormai ex idraulico italiano più amato al mondo. Ancora con gli occhi ricchissimi delle immagini di Super Mario Odyssey, puntuali raccogliamo l’ennesima esclusiva Nintendo, Xenoblade Chronicles 2, titolo appartenente alla ormai nota saga Xeno e sequel ideale di quel titolo che vide la luce un paio di generazioni fa su Wii e che si discosta leggermente dal suo pro zio Xenoblade Chronicles X sbarcato su Wii U. Non solo Monolith ci ha regalato un gioco di ruolo classico sull’ibrida, ma lo ha fatto anche con una Collector’s Edition con i fiocchi, protagonista nei giorni scorsi di un nostro meticoloso unboxing disponibile sui nostri canali YouTube, che potrete consultare al seguente link.

 

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In un mondo formato da distese infinite di nuvole, gli ultimi sopravvissuti, esiliati dal paradiso, l’Elysium, vivono su creature colossali chiamate titani.
In un mondo formato da distese infinite di nuvole, gli ultimi sopravvissuti, esiliati dal paradiso, l’Elysium, vivono su creature colossali chiamate titani. Rex, un giovane orfano cacciatore di tesori, vive a bordo di Azurda, un piccolo titano affettuosamente soprannominato Nonnetto (Granpa). Dopo aver ricevuto una proposta di lavoro decisamente remunerativa, in procinto di impossessarsi del tesoro richiesto, Rex viene assassinato dal suo datore di lavoro, Jin. Al suo risveglio incontra Pyra, una ragazza misteriosa che si rivelerà essere l’Aegis, ovvero il Gladius supremo, in cerca di tornare nella sua terra d’origine, l’Elysium. Ella gli donerà metà della sua forza vitale per permettergli di ritornare in vita e diventare il suo Ductor. Inizierà così il viaggio che porterà loro a riscoprire il paradiso insieme ad Azurda, che nel tentativo di salvare Rex è ritornato al suo stato larvale.

 

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L’Aegis, il Gladius supremo di Xenoblade Chronicles 2, Pyra.
Nel mondo di Xenoblade Chronicles 2 ricoprono un ruolo molto particolare i Ductor (o Driver, come si può ascoltare nel doppiaggio esclusivamente in inglese). Questi sono una classe di combattenti dotati di una forza interiore speciale che permette loro di entrare in risonanza con dei cristalli, all’interno dei quali risiede un Gladius (o Blade), ovvero entità che fornisce armi e forza ai Ductor, dotata di una delle tre classi di combattimento previste dal gioco, ovvero Attaccante, Difensore o Guardiano, e anche di elementi, tra cui ricordiamo Fuoco, Acqua, Vento, Ghiaccio, e non solo. Esistono diverse classi di Gladius distinte in base alla loro forza e alla loro rarità. Come detto in precedenza, il supremo è rappresentato da Pyra. La risonanza di queste armi è strettamente legata al suo Ductor. Sono entità immortali. Una volta morto il Ductor, questi entrano in uno stato inerte, fin quando un nuovo guerriero non sarà capace di risvegliare la forza contenuta all’interno del cristallo. Il pegno da pagare, però, sarà la perdita completa della memoria del Gladius.

 

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Il pegno da pagare, però, sarà la perdita completa della memoria del Gladius.
NON UN SEMPLICE JRPG

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Diagramma Intesa
Questo titolo è sicuramente caratterizzato da un’elevata complessità del gameplay. Spiegarlo e non viverlo è altamente riduttivo, però tenteremo quantomeno di fornire una panoramica ottimale. Il gioco presenta una manciata di personaggi principali controllabili e che si possono unire al party. Combattendo si possono ottenere non solo i classici punti esperienza per salire di livello e migliorare i parametri tipici dei JRPG, ma anche Punti Abilità, utili per sbloccare, dunque, abilità in un Diagramma Intesa disponibile nel menu, e Punti Potenza che permettono di sviluppare le tecniche legate alle armi di ciascun Ductor. Queste, tra l’altro, variano in base al Gladius, quindi è opportuno assegnarne più di uno a ciascun personaggio per avere una rosa di armi a disposizione più ampia e che può permettere diversi approcci in base al nemico che ci troviamo difronte. Mentre il Diagramma Intesa permette di sviluppare abilità statiche, le tecniche di ciascun arma sono dotate anche di proprietà dinamiche, come il Fiaccamento, l’Abbattimento e il Lancio, di cui vi parleremo a breve. Come ogni RPG che si rispetti, a ciascun personaggio possono essere assegnati accessori, che forniscono uno status o vanno a migliorare un parametro, e oggetti, il cui effetto, tuttavia, ha una durata soltanto temporanea. Un’altra cosa importante è che tra Ductor e Gladius vi è un legame che migliora le prestazioni durante i combattimenti, una sorta di fiducia (o intesa) che migliora con il tempo e, automaticamente, incrementa la forza del Team. Infine, ciascun personaggio presenta altri quattro parametri: Coraggio, Lealtà, Pietà e Giustizia, il cui accrescimento passa per un sistema a livello e permette la demarcazione di quello che viene denominato Diagramma Virtus.

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È tempo di iniziare un assalto!
Passando allo sviluppo dei Gladius, come detto in precedenza, ciascuno rappresenta un’arma. Questa può essere migliorata attraverso l’utilizzo di frammenti e, spesso, tale azione determinerà anche il cambiamento del nome dell’arma e l’aggiunta di effetti speciali. Durante l’avventura è possibile portare a termine degli obiettivi, come ad esempio sconfiggere un determinato numero di nemici appartenenti ad una classe. Portando a termine tali condizioni, si andrà a sviluppare il Diagramma intesa dei Gladius, che, quindi, non passa per l’assegnazione di Punti Abilità come per i Ductor. Cosi come per questi ultimi è possibile assegnare accessori che ne aumentano le caratteristiche, cosi per i nostri fedeli compagni è possibile assegnare loro dei Cristalli Ausiliari che presentano degli effetti. La differenza sta nel fatto che spesso questi cristalli necessitano di un processo di raffinazione, che avviene con oggetti presenti nel nostro inventario. Una differenza è Poppi, che non essendo un Gladius convenzionale, ma artificiale, per lo sviluppo necessita di oggetti sbloccabili attraverso un minigioco creato da Tora e disponibile presso casa sua. In base al punteggio si sbloccheranno ricompense altrettanto ottime. Infine, ricordiamo che il Gladius sviluppa anche delle Abilità in battaglia, che forniscono un incremento delle prestazioni durante i combattimenti, e della Abilità sul campo, che permettono il raggiungimento, ad esempio, di zone non accessibili, il raccoglimento di determinati oggetti e tanto altro ancora.

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Aspettatevi l’inimmaginabile.
Una parte veramente ostica da comprendere è il combattimento. Non per demeriti degli sviluppatori, quanto più per una complessità che raggiunge livelli davvero elevati. Si controlla un solo personaggio, mentre gli altri sono autogestiti, ad eccezione delle Mosse speciali dei Gladius, che sono di vari livelli (I, II, III, IV) e possono essere caricate utilizzando le tecniche in combattimento. A tal proposito, il personaggio è dotato di autoattacco sul nemico selezionato. Dopo un tot di attacchi si caricano le su citate tecniche. Queste possono infliggere uno status al nemico. Concatenandole è possibile ottenere dei bonus danno, in particolar modo si deve infliggere al nemico Fiaccamento, Abbattimento e Lancio, quindi eseguire una mossa speciale del Gladius. Questi possono essere cambiati durante il combattimento se un Ductor ne ha assegnato più di uno. Automaticamente andrà a modificarsi anche l’approccio al combattimento se la classe assegnata è differente. In alto a sinistra sono presenti tre barre. Queste si caricano utilizzando le tecniche. Ciascuna barra determina la possibilità di rianimare un personaggio. Se non sono presenti e cadrà quello principale, si determinerà il Game Over. Qualora dovessero caricarsi tutte e tre, sarà possibile procedere con l’assalto premendo +. Questo consta dell’utilizzo di tecniche speciali dei Gladius. I vantaggi dell’assalto sono molteplici: in prima battuta, durante l’assalto non è possibile subire danni. Il secondo è che un nemico può avere un Globo che gli conferisce resistenza ad un determinato elemento. Con l’assalto è possibile distruggere questo e far tornare il nemico debole, ad esempio, al Fuoco di Pyra. Ciascun nemico ha come target un personaggio in base all’Ira che questo produce. Ovviamente un attaccante genera un’ira elevata che in negativo determina un accanimento del mostro su di questo. Il compito del difensore sarà quello di rimodulare l’ira su se stesso, in modo tale da favorire l’attacco senza che si subiscano eccessivi danni. Il Guardiano, invece, ha il compito di curare e prevenire lo status morte ai propri compagni.

 

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Una panoramica generale sulla schermata di combattimento.
I DETTAGLI FANNO LA DIFFERENZA

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Missioni Mercenari per Gladius in attesa di occupazione.
Una delle cose che più colpisce di questo Xenoblade Chronicles 2 è senza dubbio il modo in cui si sviluppano i regni. Il protagonista, oltre alle missioni principali, ha delle missioni secondarie a disposizione, delle missione per i Gladius, dei dialoghi empatici (secondari ai fini della trama), dialoghi con le persone del posto, punti strategici della mappa per il viaggio rapido. Tutti questi elementi insieme contribuiscono allo sviluppo dei regni, da una a cinque stelle. Man mano che si completa il tutto, aumenta il grado di sviluppo. Questo comporterà la disponibilità di nuove missioni, ma non solo: i mercanti aumenteranno le merci a disposizione, caleranno in maniera sensibile i prezzi e qualora si abbia acquistato almeno uno di tutti gli oggetti a disposizione sarà possibile acquistare la licenza del negozio. E queste sono solo poche cose che si possono fare. Essendo noi dei recuperatori di mestiere, non mancherà tuffarsi nel mare di nuvole per recuperare tesori.

 

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Tora e Poppi
Passando ad analizzare il lato artistico del titolo, è opportuno sottolineare come si senta tantissimo l’influenza dello stile giapponese. Pare ovvio, come starete pensando, che trattandosi di un JRPG questa cosa sia scontata. Eppure la coniugazione cyberpunk e fantasy, cosi come fu nel precedente capitolo, è davvero ben riuscita in Xenoblade Chronicles 2. Essendo la maggior parte dei mondi costruiti sui titani, non mancherà, ad esempio, vedere il costato del titano che fuoriesce da una foresta o, mentre si scala una montagna, notare la coda delle creature colossali muoversi mentre fluttuano nel mare di nuove. Artisticamente il concept è davvero ben riuscito. I disegni, poi, rispettano in toto il canone giapponese. È vero che graficamente a tratti può non risultare molto curato, ma bisogna ricordare come una gioco tanto vasto debba girare su di una console ibrida, performante sì, ma non alla pari di quelle current gen, e pertanto non può esplodere in toto dettagli. E nonostante ciò alcuni panorami sono davvero una meraviglia per gli occhi, senza dimenticare dialoghi e video che sono davvero bellissimi. Anzi, si può dire che la trama ricopra gran parte delle ore di gioco, senza però mai annoiare. Tutto ha un filo e ogni singolo personaggio presenta un legame che verrà svelato lungo il percorso tortuoso che porterà all’Elysium.

 

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In questo Xenoblade Chronicles 2 avremo un mondo ricco di dettagli e dialoghi.
Non mancano chicche. Ad esempio, al termine di ogni capitolo cambierà l’immagine di sfondo del menu principale oppure missioni e fauna possono essere soggette al cambiamento di orario o delle maree di nuvole. Tra le altre finezze ricordiamo il minigioco Tiger che permette di sviluppare Poppi, il Gladius artificiale di Tora. Abbiamo quindi un gioco nel gioco, già visto in tanti titoli, recentemente Final Fantasy XV, con cui Xenoblade Chronicles 2 condivide tanto da un punto di vista del gameplay. E poi che dire della colonna sonora. Magari poche tracce rispetto ad altri titoli, ma non stancano mai e sono capaci di martellarci la testa per ore dopo aver interrotto la sessione di gioco. La direzione di Yasunori Mitsuda è stata impeccabile. Del resto Monolith è andata abbastanza sul sicuro, confermando il compositore del capitolo precedente e già noto per pietre miliari videoludiche quali Chrono Trigger, Mario Party, Bomberman, Mega Man, Xenosaga, Final Fantasy e tanto altro ancora.

 

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In Xenoblade Chronicles 2 l’attenzione per i dettagli è importante.
CONCLUSIONI

Tutto ciò che è stato scritto in questo Focus On è volto alla risposta di una domanda fondamentale: perché Nintendo ha affidato a questo titolo l’importante compito di accompagnare la console come esclusiva di punta alla pari di The Legend of Zelda: Breath of the Wild e Super Mario Odyssey? La risposta è semplice: una trama mozzafiato e ricca di colpi di scena coniugata ad un’ambientazione davvero curata e insolita, con un gameplay davvero ricercato e studiato nei minimi dettagli, oltre ad una colonna sonora fantastica, fanno di questo titolo uno dei massimi esponenti del genere. Trovare dei difetti che possano minare l’esperienza di gioco è davvero difficile. A voler davvero essere meticolosi, le prime due-tre ore di gioco possono essere difficili da digerire, per lentezza di trama e difficoltà nell’approccio del gameplay. Ma superato questo ostacolo, Xenoblade Chronicles 2 esplode in tutta la sua complessità e bellezza, raggiungendo picchi sempre più alti man mano che si prosegue nei capitoli. Chi possiede Nintendo Switch non può assolutamente mancare questa esclusiva. Per gli amanti dei JRPG, non avere la Collector’s Edition sulla mensola è un delitto.

 

 

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Christian Giordano è un geek proveniente dal tacco d'Italia, che vive per passioni e per passione e studierà per sempre Medicina. Nato con il NES come cuscino, tra le bucoliche foreste di Zelda e gli interrogativi brick di Mario, è stato forgiato con due braccia e due pad per poter giocare, testare, vivere qualsiasi genere di avventura il mondo videoludico gli palesi sul vetro della sua console, portatile o non, dalla Nintendo alla Sony, fino a Microsoft e non solo, con tutte le sfumature che il mercato propone. Cresciuto con il mito de Il Piccolo Grande Mago dei Videogames, è un giocatore eclettico e un collezionista che sa scovare in ogni angolo del globo anche il game meno idolatrato per gustarne e vagliarne le qualità di persona. Piacevoli distrazioni al suo lavoro sono il Calcio, la Musica, il Cinema e i Motori, nonchè la sua musa ispiratrice con la sua somma pazienza.