In epoca odierna dove tutto è oramai digitalizzato, dove bastano pochi click per acquistare un qualsiasi titolo videoludico o sfogliare la propria libreria, io mi chiedo quanto valga realmente un gioco. Non mi riferisco al titolo di per sé, ma al valore intrinseco di ciò che un tempo avevamo in mano, letteralmente parlando. Per i più giovani che in questo momento stanno leggendo, in attesa magari del caricamento del loro battle royal preferito, mi sto riferendo a quel dischetto, quella cartuccia, quella scatola di cartone o quella custodia in plastica che ancora oggi trovano spazio nella mia libreria o scaffale, seppur condivida casa con un’altra persona dove quindi ciò che un tempo era il mio regno ora è il mio angolo. Spesso mi capita di guardare quelle scatole polverose richiamando alla memoria i tempi passati assieme, gli sforzi economici e i segni del tempo presenti su quelle custodie e sulla mia pelle. Sebbene l’articolo possa sembrare un discorso nostalgico di un uomo che rivanga il passato in realtà nasce a seguito di un diverbio avuto in “redazione” riguardo la retrocompatibilità e la sua importanza nel mondo videoludico, dove per redazione intendo la nostra panchina fuori dal bar e per diverbio intendo una quelle allegre parlate ad alta voce che si manifestano dalla terza birra in poi.

LA MEMORIA VIDEOLUDICA E LA SUA IMPORTANZA - 01
Esistono due tipologie di gamers. Chi le conosce e chi non le merita.

EVOLUZIONE DI VENDITA E POTERE DI ACQUISTO.

Analizzando il mercato videoludico attuale, al momento è possibile acquistare sia la copia fisica che digitale di un qualsiasi titolo, fatte piccole eccezioni (il mercato indie, per esempio).[perfectpullquote align=”right” bordertop=”flase” cite=”” link=”” color=”#32ff05″ class=”” size=””]Ma se un domani lo store digitale, dove acquistate regolarmente i vostri titoli, dovesse chiudere?[/perfectpullquote]L’introduzione del digitale ha sconvolto il mercato, in senso del tutto positivo. Ora è infatti possibile acquistare un titolo anche ad un prezzo inferiore, facendo una piccola ricerca di mercato o semplicemente aspettando saldi e offerte sui vari store digitali.D’altro canto, per rendere vivo il mercato fisico, abbiamo visto la sempre più crescente produzione di edizioni limitate, collector’s edition e altro. Ma se un domani lo store digitale, dove acquistate regolarmente i vostri titoli, dovesse chiudere? Potrei sembrare paranoico tanto da farvi ridere per la mia precedente affermazione. Wii Shop Channel. Son bastate queste tre parole per togliere quel sorriso beffardo dalla vostra faccia? Come molti sanno, infatti, Nintendo ha deciso di chiudere ufficialmente lo store. Non abbiamo quindi certezza che questi servizi perdurino nel tempo e la chiusura del canale Wii Shop è un lampante esempio. Ovviamente risulta logico chiudere un servizio che nessuno usa più, tuttavia diventa impossibile reperire quei titoli acquistati solo e unicamente su quella piattaforma o, cosa più importante, disponibili solo in forma digitale. E se la chiusura del Wii Shop potrebbe non toccarvi personalmente pensate, invece, a tutti quei titoli che meritano di essere ricordati o semplicemente giocati a distanza di anni.LA MEMORIA VIDEOLUDICA E LA SUA IMPORTANZA - 02 Per alcuni questo concetto è tanto scontato quanto inutile. Titoli come Super Mario, Halo, Resident Evil e molti altri hanno una fama che abbraccia varie generazioni portando sempre più fan per ogni nuovo titolo. Chi si appassiona alla saga può, di fatto, facilmente reperire tutti le opere legate al passato, grazie appunto alla retrocompatibilità. Io però mi soffermo su titoli attuali che hanno avuto un forte successo, osannati dalla comunità e apprezzati dalla critica, uno tra tutti Cuphead. Spero converrete nel dire che meriti la fama e il successo che ha avuto. Un titolo che merita di essere giocato e riscoperto anche dalle generazioni future, tuttavia è disponibile solo il formato digitale e, ricollegandoci al discorso precedente, potrebbe sparire e del capolavoro non rimanere nulla se non il ricordo o un plausibile remake.

L’IMPORTANZA DELLA RETROCOMPATIBILITA’.

Per i pochi lettori giunti a questo punto facciamo due chiacchiere in amicizia. Come avete potuto notare non ho citato minimamente il retrogaming per svariati motivi. Sono consapevole che il mercato del retrogaming è molto attivo, forse in quest’epoca più del passato, ma resta comunque un settore di nicchia dove, se da un lato perpetua il concetto di memoria videoludica, conservare e giocare rappresenta la reale difficoltà. Immaginate di voler recuperare un qualsiasi titolo del passato. Per giocare avete bisogno di recupere il gioco, una console funzionate e sperate di dover prendere solo un adattatore per il vostro televisore, altrimenti tocca prendere pure quello! Senza considerare lo spazio che dovete trovare in casa per montare il tutto. Molto meglio accendere Nintendo Switch e in meno di un minuto ecco pronto il primo livello di Super Mario. C’è poco da fare, il retrogaming è per pochi!

LA MEMORIA VIDEOLUDICA E LA SUA IMPORTANZA - 03
Potessi avere io tutto quello spazio in casa!

Sul base di quanto scritto in precedenza eccoci giunti al punto chiave dell’articolo. Quanto importante sia la retrocompatibilità nel mercato videoludico attuale. Non mi riferisco solo alle console attuali capaci di riprodurre titoli di precedenti generazioni, come Xbox o Switch, ma anche la “Generation Mini” come mi piace definirle, ovvero tutte le riproduzioni moderne delle vecchie console. Il valore della riscoperta, il nostalgico tuffo nel passato, le differenti chiavi di lettura videoludiche. Sono tutti aspetti presenti in queste console il cui valore aggiunto è proprio riportare in auge le memorie di un passato che è giusto ricordare. Dobbiamo essere però onesti e riconoscere il fatto che molte di queste mini console son state create con l’intento di generare un facile introito per le aziende andando magari a snaturare quelli che sono i concetti precedentemente espressi. Tuttavia queste console unite alla retrocompatibilità di altre sono al momento gli unici strumenti legali per poter reperiti i titoli del passato. Gli unici strumenti che abbiamo in mano per poter creare una memoria storica che tutti dovremmo avere, a mio parere, per capire cos’è realmente un videogioco e quanta strada, quanti errori e quanti capolavori ci sono alle nostre spalle.

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