“Any zombies out there?”“Don’t say that!” “What?” “The zed-word. Don’t say it!” “All right, are there…any out there, though?”

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Se esiste un termine che suscita immediato interesse o repentino disgusto è sicuramente the zed-word Zombie. Concetto apparentemente macabro, ma alquanto verosimile, basti pensare alla storia videoludica o cinematografica. Alcuni cult videoludici del passato sono horror incentrati sugli zombie, cosi come alcune tra le pellicole più famose. Sono stati trattati in entrambi i settori con sfaccettature differenti, dall’horror al thriller arrivando addirittura al genere comico. Superfluo quindi dire come State Of Decay 2 sia un titolo la cui tematica non è innovativa. Ovviamente non lo diciamo con una connotazione negativa, al contrario, State of Decay 2 è esattamente quello che ci saremmo aspettati dopo il successo del primo titolo. A distanza di ben cinque anni dal primo capitolo, il team di sviluppo di Undead Labs è riuscita a proporre un degno erede, sebbene sussistano alcuni difetti tecnici.

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Storie e abilità diverse per ogni coppia.

State Of Decay 2, ricordiamo, è un’esclusiva Microsoft disponibile in versione Xbox Play Anywhere, giocabile quindi sia da Xbox che PC, con sincronizzazione automatica dei salvataggi. Microsoft ha quindi deciso di importare questa nuova funzionalità anche a questa esclusiva, introdotta per la prima volta con Sea Of Thieves (clicca qui, per leggere la nostra recensione). Le fasi iniziali di gioco sono state studiate per creare una continuità con il primo titolo. STATE-OF-DECAY-2-03Avrete la possibilità di scegliere dei personaggi iniziali, diversi per caratteristiche e storia. Dopo un breve prologo, utile per prendere familiarità con i comandi e le meccaniche di gioco, all’utente verrà chiesto in quale macro area insediarsi, tra le tre disponibili, scelta non vincolante in quanto, nelle fasi successive, sarà possibile muoversi agevolmente tra esse. Sarà nostra premura, trovare un riparo sicuro che possa tornare utile come insediamento iniziale. State Of Decay 2 è, dunque, un survival horror, con telecamera libera in terza persona, con una mappa free-roaming esplorabile fin dalle prime battute di gioco, il cui intento principale è creare una comunità e sopravvivere, così come suggerisce il titolo, in uno stato di rovina. Esiste una minima traccia di trama principale incentrata sulla necessità di eliminare la piaga del sangue, mutazione della malattia presente in alcuni zombie altamente contagiosa, ma rimane sempre di sottofondo, accompagnata dalla necessità di creare una comunità sempre più vasta e solida, aiutando gli insediamenti vicini, recuperando oggetti e materiali utili allo sviluppo.

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Un bellissimo posto dove passare le vacanze in tranquillità.

Come già accennato State Of Decay 2 non è incentrato su un singolo personaggio ma sul gruppo di sopravvissuti presenti nel nostro insediamento. Il giocatore può cambiare personaggio e continuare l’esplorazione delle varie aree, in cerca di cibo, munizioni o materiali, oppure accettare le richieste di aiuto delle comunità vicine. La possibilità di cambiare personaggio permetterà il recupero di alcuni parametri, come la resistenza, e in fase avanzata di gioco consentirà di recuperare salute in modo passivo e non solo, poiché questo switch permette lo sviluppo di tutti i personaggi presenti. In State of Decay 2, infatti, lo sviluppo del personaggio è intrinseco alle attività svolte. Non esistono dei livelli o dei “punti” da attribuire a varie statistiche. Il nostro metodo di gioco influenzerà la crescita del personaggio, diventando più abile nel combattimento o nelle armi da fuoco, migliorando le doti di ricerca o la capacità di trasportare un carico maggiore. Oltre questi parametri ogni personaggio ha una qualità propria utile per lo sviluppo del proprio insediamento e di determinate strutture. Le varie spedizioni, che spaziano dalla semplice ricerca di materiali e risorse, alla risposta di richieste di aiuto o incentrate sull’eliminazione di orde di zombie, permettono l’aumento dei “punti reputazione” utili per sbloccare strutture e avamposti ed è anche la principale valuta di scambio con gli altri personaggi di insediamenti vicini. STATE OF DECAY 2 05Altra fase fondamentale di gioco è quella gestionale. Il proprio insediamento va’, infatti, amministrato e sviluppato decidendo quali strutture creare e come gestire le risorse che si andranno ad accumulare. Sostanzialmente un ospedale da campo risulta fondamentale, utile per la creazione di medicine e cura per la piaga del sangue. Tuttavia ci sono molte strutture che possono e devono essere create per garantire la sopravvivenza, come cisterne d’acqua, laboratori per la riparazione e lo sviluppo delle armi e molte altre. Queste scelte sono vincolate sia a limiti strutturali imposti dal nostro insediamento che alle abilità uniche dei personaggi del nostro gruppo. È possibile scegliere di eliminare delle strutture esistenti, come dei letti o la cucina, per favorirne la costruzione di altre, ma questa scelta abbasserà il morale della nostra comunità, portando quindi i personaggi a uno stato di malessere tale da creare risse interne o essere maggiormente esposti agli attacchi. Cambiare insediamento, sebbene sia una scelta obbligata in fase avanzata per le necessità di sviluppo, vi costringerà ad abbandonare le strutture create con tanta fatica, dovendo di fatto iniziare nuovamente ad accumulare risorse per migliorare il nuovo insediamento. Il team di Undead Labs ha quindi sviluppato in modo eccellente questo aspetto fondamentale di gioco portando il videogiocatore a porre continua attenzione e interesse per il proprio accampamento, complice anche la permandeath. La morte di un personaggio, come ad esempio un medico, rende di fatto inutilizzabile l’ospedale da campo, condannando gli altri personaggi a morte certa in caso di contagio da piaga del sangue o gravi ferite, e, in generale, crea un vuoto nella comunità che, oltre a abbassare il morale, rende doverosa la ricerca di un valido sostituto.

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Le munizioni, cosi come le armi, scarseggiano. Usatele solo in caso di reale pericolo.

State Of Decay 2 è un titolo ben studiato e dalle basi solide, capace di definirsi come titolo unico nel panorama videoludico. Il team di sviluppo ha ripreso e sviluppato quei concetti che nel primo erano i punti di forza, migliorando e perfezionando le mancanze, in sintonia anche con le richieste della community. L’esperienza in multiplayer, richiesta fortemente dai fans, risulta in questo titolo brillante e appagante. Sebbene forti della presenza di altri giocatori, non si deve mai sottovalutare ogni singola spedizione, facendo attenzione e pianificando ogni singola avventura. Riecheggia, difatti, sempre la morte in ogni spedizione e lo stato d’ansia che ne consegue. Tuttavia ci sono alcune lacune da sottolineare, molte delle quali inerenti al comparto tecnico, unico punto debole che rischia di rovinare l’esperienza di gioco.STATE OF DECAY 2 07 Dal punto di vista grafico il titolo rispecchia gli standard di uno sviluppo relativamente low budget, sebbene Undead Labs abbia avuto un margine di spesa maggiore rispetto il primo titolo, rientrando perfettamente nel mercato videoludico e negli standard attuali. Il motore grafico, l’Unreal Engine 4, e lo sviluppo generale risultano alquanto semplicistiche in alcune fasi di gioco. Non vi aspettate modelli poligonali e texture altamente definiti, piuttosto una ripetitività di determinati elementi nella vasta mappa di gioco. Sulle versioni PC e One X abbiamo notato, inoltre, una fluidità maggiore rispetto la versione standard di Xbox. Su PC, soprattutto, sono presenti ulteriori dettagli grafici e una maggiore personalizzazione generale che rende, di fatto, più fruibile e piacevole il titolo. In generale questi sono aspetti che non vanno ad inficiare direttamente l’esperienza di gioco, quindi il titolo, come già accennato, rispecchia appieno gli standard attuali di mercato. A nostro avviso sono ben altri i problemi che potrebbero rovinare l’esperienza di gioco. Causa forse la troppa premura nel voler rilasciare il titolo sono stati omessi lavori di perfezionamento del codice di gioco. Durante le nostre sessioni, infatti, abbiamo assistito a numerosi bug, spesso veramente difficili da digerire. Vi potrebbe capitare infatti, di assistere all’apparizione casuale di zombie, oppure rimanere bloccati, complice un elemento dello scenario, con il vostro veicolo o personaggio (credeteci, tornando da una spedizione ricca di materiale, è altamente frustante dover abbandonare il veicolo o sperare in un mancato salvataggio automatico) oppure problemi minori legati all’audio di gioco. Trattandosi però di errori nel codice di gioco, questi, potrebbero essere risolti facilmente con successive patch o aggiornamenti tuttavia, in un gioco dove l’accumulare risorse per lo sviluppo e la semplice sopravvivenza risultano essere il reale obiettivo principale, questi errori sarebbero da evitare in fase di rilascio.

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